La camera mortuaria può ospitare la salma per 72 ore

Camera mortuaria

Allertando su una pratica illecita che accade negli ospedali, informiamo che la salma di un defunto può giacere in camera mortuaria per un massimo di 72 ore.

È un momento concitato quello che segue la perdita di una persona cara. Quando avviene un decesso i familiari del defunto si ritrovano in un attimo a dover gestire un dolore senza misura e a dover fronteggiare tutti gli aspetti pratici e burocratici che una morte comporta. Il senso di spaesamento e agitazione aumenta quando persone estranee alla vicenda familiare cominciano a mettere pressione affinché tutta l’organizzazione del post mortem avvenga in tempi rapidi.

Leggi tutto



Bare spacciate per prodotti artigianali

bare Romania

La scelta tra le bare proposte per il proprio caro defunto

Quando ci si rivolge a un’impresa di pompe funebri per l’organizzazione di un funerale, a seguito del lutto di un familiare o il decesso di una persona cara, è normale che gli operatori funebri prospettino al cliente una gamma di possibilità. Oltre alla scelta del tipo di funerale, se con incinerazione (cremazione) o seppellimento (tumulazione in loculo, inumazione sotto terra), vi è una moltitudine di servizi funebri, procedure, accessori funebri cui si può attingere per rendere l’ultimo saluto il più dignitoso possibile, naturalmente secondo i gusti e le possibilità economiche di ciascuno. Tra le varie decisioni da prendere, ci sono valutazione e preferenza della bara in cui collocare la salma dell’amato defunto.

Leggi tutto



Il Comune di Milano riapre il crematorio di Lambrate ai non residenti

Crematorio

Il Comune di Milano fa sapere che il forno crematorio di Lambrate riapre ai non residenti. La concessione di cremazione ai soli milanesi, disposta a novembre, era stata poi interdetta a causa dell’elevato numero di defunti da cremare, le cui salme avrebbero sostato addirittura 20 giorni prima dell’incinerazione. Dapprima una parziale chiusura quindi, a cui era seguita una totale cessazione delle attività un mese dopo e fino al 3 gennaio per via delle attese prolungate. Leggi tutto



Il trucco del «devo chiudere la pratica per il defunto». Ecco cosa c’è sotto

devo chiudere la pratica per il defunto

Il parente è da poco deceduto all’ospedale, siete al suo fianco, in lacrime, smarriti e affranti dal dolore per la perdita. I pensieri convergono unicamente sul ricordo, non c’è spazio per altro. E mentre siete lì a cercare di farvi forza per affrontare il lutto, ecco la mazzata: un infermiere si presenta al vostro cospetto, mostrandosi apparentemente gentile e comprensivo, per comunicarvi che ha necessità di chiudere la pratica per il defunto, nonostante quest’ultimo sia morto da poco. Probabilmente l’infermiere accamperà scuse, dirà che è colpa della direzione dell’ospedale o delle procedure o chissà quale altra fandonia sarà in grado di inventarsi pur di mettere in atto il suo piano. Leggi tutto



Inumazione a Milano per i defunti covid-19: lo zinco non è obbligatorio. Occhio a chi ve lo propone lo stesso!

defunti covid-19 Milano

L’occasione fa l’uomo ladro. Così dice il famoso proverbio. E noi, per non sapere né leggere e né scrivere vi mettiamo in guardia su una potenziale “furbizia” che potrebbero sfruttare, di questi tempi di pandemia (covid-19), alcune imprese funebri della città di Milano. Veniamo al sodo: l’uso della cassa in zinco, abbinata alla cassa in legno, non rientra tra le obbligatorietà per le persone decedute per coronavirus (covid-19) che vengono riposte sotto terra (inumazione). Un chiarimento questo che scioglie i dubbi sorti nel primo lockdown quando, all’apice dei contagi, è spuntata una disposizione poco chiara nella quale (forse) si stabiliva che i seppellimenti dovevano avvenire con la cassa in zinco. Leggi tutto