Famiglie in lutto e le truffe online che le colpiscono

Truffe alle famiglie in lutto

I criminali informatici prendono di mira le famiglie in lutto. È quanto emerge da segnalazioni d’oltreoceano, che abbiamo voluto approfondire per mettere in guardia chi si sta occupando del decesso di un proprio caro e può essere truffato attraverso mezzi telematici e social media.

Gli hacker approfittano di situazioni di vulnerabilità per estorcere denaro, quindi quale condizione migliore se non la morte di una persona per cui si prova dolore? Bisogna prestare molta attenzione, anche nel momento in cui si stanno affrontando lutti importanti e si può perdere la lucidità.

I truffatori penetrano nelle reti social delle famiglie in lutto

Quando ci si occupa di una persona deceduta, quindi si contatta un’impresa funebre e si organizza il funerale scegliendo tra le varie proposte e i dettagli, si possono tralasciare alcuni aspetti. Per esempio alcune possibilità che vengono prospettate dai truffatori e che ingenuamente si accettano così su due piedi, pensando di rendere omaggio al caro defunto e trascurando le modalità con cui vengono rese note. Nello specifico, i criminali informatici si insinuano nei profili social delle famiglie in lutto e delle imprese funebri, per ricercare potenziali vittime. A quel punto lasciano commenti che indicano link per potersi collegare al rito funebre trasmesso live in streaming o per poter donare cifre di denaro ai familiari in lutto.

Il funerale live in streaming

Facciamo un distinguo tra le due azioni truffaldine maggiormente in voga nell’ambito funebre a livello informatico. Alcuni criminali informatici penetrano nel tessuto sociale della persona defunta attraverso i profili Facebook e Instagram che annunciano una scomparsa e in cui si raccolgono le memorie degli affetti più stretti. A quel punto fanno commenti attinenti, lasciando un link per poter partecipare al funerale attraverso uno schermo. Abboccano coloro che desiderano prendere parte al rito senza potervi assistere fisicamente o chi fa un semplice click per curiosità senza pensare che ci possano essere inganni legati ai decessi. E così si aprono altre pagine in cui si richiedono credenziali, carte di credito e ulteriori dati sensibili per “iscriversi e poter vedere il funerale”, in realtà viene rubato denaro alle povere vittime.

Il contributo alle famiglie in lutto

Un altro caso di truffa ai danni delle famiglie in lutto è la richiesta di partecipazione alle spese del funerale attraverso offerte di parenti e amici. Lo schema è sempre lo stesso: mediante i social vengono inseriti link da cliccare per poter contribuire economicamente al funerale, ma in realtà si tratta di una delle tante frodi che avvengono nel settore funebre.

È chiaro che analizzando con lucidità queste situazioni verrebbe da pensare: “Ma chi ci casca?!” eppure il raggio d’azione dei social è talmente ampio, che i criminali informatici riescono agevolmente a “pescare” qualche persona ingenua, affranta, spaesata, che pur di mostrare la propria vicinanza alle famiglie in lutto farebbe di tutto.

Vi invitiamo a essere prudenti in ambito social, perché potreste incorrere in situazioni disoneste con molta facilità. Anche quando si tratta di decessi.

Contattaci per saperne di più o segnalarci altre truffe che riguardano il mondo funebre.



Funerali in estate e illeciti dei sanitari

Funerali in estate

Approfondimento sulle azioni illecite che riguardano i funerali in estate. 

Più volte abbiamo qui affrontato un tema molto scottante nel settore funebre: i consigli non spassionati offerti dal personale sanitario ai parenti dei defunti. I suggerimenti di infermieri e addetti al reparto ai familiari in lutto per quanto riguarda le imprese funebri da contattare, spesso sottintendono accordi tra le parti ai danni del cliente. Vogliamo mettervi in guardia per l’ennesima volta da questa azione illecita, che si verifica più ampiamente quando si tratta dei funerali in estate.

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Arresti ‘ndrangheta: anche illeciti sui funerali

Illeciti sui funerali

Tra i recenti fatti di cronaca, facciamo luce sull’inchiesta sulla ‘ndrangheta che ha portato all’arresto di una decina di persone nel territorio milanese: coinvolto anche il settore funebre con illeciti sui funerali.

Le nuove notizie di attualità fanno emergere attività criminali nel circondario. Sono state infatti arrestate dieci persone, per reati vari con la stessa matrice mafiosa. Tra questi, uno rientra nel nostro campo di competenza, cioè l’erogazione di servizi funebri.

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Funerali: attenzione agli infermieri corrotti!

infermieri corrotti

Il personale sanitario vi consiglia una o più imprese funebri di riferimento? Non date ascolto, è un illecito perpetrato da infermieri corrotti.

Consigli non spassionati in caso di lutto (da parte di infermieri corrotti)

Una pratica non rara ma grave dal punto di vista legale, è quella che viene attuata in situazioni di decessi all’interno delle strutture ospedaliere (o similari). Quando un ricoverato muore, il parente che ha subito il lutto è disorientato, non sa esattamente che procedure seguire e a chi rivolgersi. È usanza (illecita) che il personale sanitario (di solito infermieri) si rivolga al familiare del povero deceduto fornendo numeri di telefono di un’impresa funebre in particolare o addirittura facendo arrivare in loco il suo personale.

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Corruzione all’ospedale Sacco di Milano: le ombre del settore funebre

Corruzione al Sacco di Milano

Venuto alla luce un caso di corruzione all’ospedale Sacco di Milano: denunce per tre coinvolti

Nei giorni scorsi abbiamo appreso da un articolo uscito sul giornale online Milano Today dell’ennesimo caso di corruzione nel settore dei funerali. Nel testo vengono riportati dettagli circa le persone coinvolte e la struttura ospedaliera in cui si sono verificati i fatti legati all’ambito funerario. Trattasi del Sacco di Milano, la cui direzione generale ha segnalato la presunta attività illecita dell’addetto all’obitorio in accordo con i dipendenti di due imprese funebri. Insieme ad altri tre esposti è scattata un’indagine investigativa da parte delle autorità competenti, con successiva interdizione dei tre operatori dal pubblico esercizio su decisione del giudice. Leggi tutto