Il Comune di Milano fa sapere che il forno crematorio di Lambrate riapre ai non residenti. La concessione di cremazione ai soli milanesi, disposta a novembre, era stata poi interdetta a causa dell’elevato numero di defunti da cremare, le cui salme avrebbero sostato addirittura 20 giorni prima dell’incinerazione. Dapprima una parziale chiusura quindi, a cui era seguita una totale cessazione delle attività un mese dopo e fino al 3 gennaio per via delle attese prolungate. Leggi tutto
Mentre l’attenzione dei giornali e del Comune di Milano ricade sui monopattini, chi pensa ai “rallentamenti” del Crematorio di Lambrate?
Si parla solo di monopattini elettrici ultimamente. A Milano sembra non esserci altro. Gli articoli che vengono dedicati a questo mezzo di trasporto, compresi quelli trattanti gli incidenti che si stanno verificando, sono innumerevoli. Passi il tenore monotematico delle testate giornalistiche e del Comune di Milano, passi l’attenzione riservata alla novità in tema di mobilità, non può passare però il fatto che nessuno parli del crematorio di Lambrate (Milano). Leggi tutto
Fare la “cresta” con le cremazioni? Inchiesta sulle bare e sulle salme trovate in un magazzino dell’Alta Valsugana
Un’altra macchia nel mondo dei funerali e in special modo della cremazione? Apprendiamo dal Corriere della Sera e da Il Fatto Quotidiano che la Procura di Trento e i Carabinieri del Noe (nucleo operativo ecologico) stanno indagando sul ritrovamento di ventisette bare e altrettante salme scovate in un magazzino dell’Alta Valsugana.
L’individuazione delle salme e delle bare sarebbe avvenuta in un capannone in provincia di Trento, usato come deposito da una cooperativa sociale con l’incarico di trasportare i corpi nel crematorio per l’incenerimento, a seguito della segnalazione di un’azienda vicina, i cui lavoratori avvertivano forti odori. Tra l’altro il capannone, con bare e salme, era adibito in parte ad officina e dunque conteneva al suo interno anche pneumatici, automobili smontate e carriole. Leggi tutto