Corruzione all’ospedale Sacco di Milano: le ombre del settore funebre

Corruzione al Sacco di Milano

Venuto alla luce un caso di corruzione all’ospedale Sacco di Milano: denunce per tre coinvolti

Nei giorni scorsi abbiamo appreso da un articolo uscito sul giornale online Milano Today dell’ennesimo caso di corruzione nel settore dei funerali. Nel testo vengono riportati dettagli circa le persone coinvolte e la struttura ospedaliera in cui si sono verificati i fatti legati all’ambito funerario. Trattasi del Sacco di Milano, la cui direzione generale ha segnalato la presunta attività illecita dell’addetto all’obitorio in accordo con i dipendenti di due imprese funebri. Insieme ad altri tre esposti è scattata un’indagine investigativa da parte delle autorità competenti, con successiva interdizione dei tre operatori dal pubblico esercizio su decisione del giudice.

Corruzione all’ospedale: una storia che si ripete

Questo un caso che ha portato alla luce delle responsabilità reali, con nomi e cognomi, e i relativi provvedimenti, ma Tutto Funerali ha sempre raccontato situazioni analoghe per mettere in allerta le persone. Lo schema è sempre lo stesso e molto comune nel campo funebre: degli operatori sanitari o addetti all’obitorio hanno contatti con imprese di onoranze funebri esterne e da queste prendono del denaro nel caso in cui riescano a indirizzare i familiari del defunto.

Queste figure, che potremmo definire dei “pr del settore funebre”, ovvero procacciatori di clienti per le aziende di pompe funebri, commettono un illecito. È proprio nel momento delicato che una persona sta vivendo in seguito al decesso di un familiare o la morte di un parente stretto che questi operatori si insinuano orientando verso determinate onoranze funebri.

I “costi occulti” del funerale

Chi subisce un lutto spesso non sa come muoversi e, in condizioni di poca lucidità nonché estrema sofferenza, si affida ai consigli di questi furbi, i quali prendono la loro parte di parcella. Per questo motivo, spesso i costi dei funerali cui sono sottoposte le vittime delle truffe sono al rialzo: oltre al prezzo del funerale (cremazione, tumulazione, inumazione), nel conto finale è inserito un plus da aggiungere per l’intermediario.

Se tutto è bene quel che finisce bene in questa storia conclamata, raccontata da Milano Today, ci sono ancora molti “personaggi” che continuano a operare indisturbati, gravando sulle tasche di chi commissiona il funerale (il cliente) e fregando le altre imprese di pompe funebri, che lavorano con onestà attraverso mezzi leciti come iniziative pubblicitarie.

Fermare la corruzione all’ospedale nell’ambito funebre

Diffidate quindi da chi in ospedale vi guida verso sue conoscenze nel campo funebre, anzi denunciate queste azioni illegali, perché si tratta solo di frode.

Speriamo intanto che l’attività di controllo da parte delle forze dell’ordine prosegua in tutte le strutture in quanto questa vicenda rappresenta solo una piccola punta di un enorme iceberg che giace sotto la superficie, non consentendo al settore dei funerali di diventare veramente competitivo e libero.