Cimiteri pronti ad accogliere salme. O forse no. Perché accade sempre più di frequente che gli operatori cimiteriali – dipendenti del municipio – non siano in un numero sufficiente per svolgere le operazioni di seppellimento (inumazione) o posizionamento del feretro nel loculo (tumulazione). Eppure le tasse per il servizio cimiteriale la famiglia in lutto le paga regolarmente! Si parla, su e giù, di 500 euro. Mica bruscolini.
Fidarsi è bene ma… conoscere è meglio. Scopriamo come si organizza un’impresa di pompe funebri e la differenza sostanziale dall’agenzia funebre
L’obiettivo dell’impresa di pompe funebri non dovrebbe essere mai focalizzato alla vendita di un bene o un servizio – come in realtà troppo spesso accade – ma rispondere alla richiesta di aiuto di persone che stanno vivendo un lutto. Serve professionalità. E serve, al tempo stesso, sensibilità. D’altronde si affrontano situazioni delicate, che trattano morte e dolori.
Se riuscite a strappare solo cartelli delle altre imprese funebri, allora forse è meglio che cambiate mestiere
Sintomo di debolezza. Indubbiamente. Per quelli che si preoccupano di stracciare i cartelli altrui – si veda la recente denuncia di Outlet del Funerale – anziché fornire servizi funebri qualitativamente elevati a prezzi adeguati. Sintomo anche di povertà intellettuale e organizzativa: al posto di deturpare l’iniziativa commerciale di un’impresa di onoranze funebri, con un’azione a dir poco disdicevole, potrebbero strutturarsi e cercare di offrire funerali (con cremazione o tumulazione o inumazione) in grado da una parte di soddisfare pienamente le necessità dei familiari del caro estinto e dall’altra di evitare di prosciugare a questi ultimi il conto in banca. Leggi tutto
Tirata d’orecchie a un parroco di un comune di Monza e Brianza: il religioso chiede ai fedeli come mai non si fossero appoggiati a un’impresa di pompe funebri locale per il funerale del caro estinto
Questa settimana abbiamo raccolto una segnalazione un po’ atipica. Stavolta non sono coinvolti gli infermieri delle camere mortuarie o il personale delle case di cura per anziani, che per una lauta ricompensa – ma soprattutto illecita – indirizzano i familiari colpiti da lutto verso l’impresa di pompe funebri compiacente. In questa vicenda – che precisiamo subito non sfocia nell’illegalità ma al limite del buon senso – è coinvolto un parroco. Leggi tutto