Chiudiamo tutto o quasi e rifugiamoci in casa. Usciamo solo se è necessario, e sempre con mascherine in viso. Evitiamo assembramenti e luoghi a rischio contagio covid-19 (coronavirus). Mentre c’è un’Italia intera che cerca di adeguarsi alle disposizioni governative che vengono sfornate a ritmi incredibili e schivare il covid-19, esistono ancora molte zone d’ombra su cui non si è intervenuto con limitazioni ad hoc e che potrebbero arrecare i problemi più seri. Una di queste zone d’ombra, dove l’assenza di un’apposita disciplina dovrebbe essere colmata dal buonsenso, è stata oggetto di segnalazione da parte di un parroco della provincia di Milano.
Niente scuse all’operatrice funebre aggredita verbalmente dai colleghi presso il Comune di Milano
Come dimenticarsi della vicenda di un mesetto fa, avvenuta nel Comune di Milano, nella quale alcuni operatori funebri all’apice della loro follia avevano urlato contro una collega di una rispettata impresa di onoranze funebri la frase: «Stai attenta che ti buttiamo giù dalle scale»? Tutto perché la donna, non vedendo arrivare nessuno allo sportello municipale del settore funebre, avrebbe deciso di fare giustamente il suo lavoro (fissare funerali) e non sprecare tempo ad attendere qualcuno che magari passa le sue giornate bar…
Operatori funebri in un giorno di ordinaria follia al Comune di Milano: «Stai attenta che ti buttiamo giù dalle scale»
Quando si deve fissare un funerale a Milano, ci si reca obbligatoriamente di persona negli uffici del Comune, in via Larga. Prima ancora che le porte vengano aperte, ci sono già operatori funebri che hanno preso il posto (alcuni arrivano alle 6.00 del mattino); spesso non sono però in fila fuori dal portone del Comune di Milano, ma sono al bar e spuntano poco prima che il portone si apra. Tanto c’è un compare in coda che garantisce loro la presenza… L’ordine è quindi autostabilito: uno in coda, gli altri al bar.
Scritte oltraggiose e disegni osceni all’area servizi funebri e cimiteriali del Comune di Milano
L’inizio di settembre, che coincide con la ripresa delle attività a pieno regime da parte delle imprese, comprese dunque anche quelle di onoranze funebri, porta con sé una spiacevole situazione: sull’indicazione affissa al muro all’interno del Comune di Milano, recante le scritte “Area Servizi Funebri e Cimiteriali – Stanza 116 – Sala d’attesa imprese” sono comparse parole e disegni osceni, che non si dovrebbero mai vedere su un cartello di un’istituzione pubblica. E nemmeno altrove. A maggior ragione se in quei luoghi si ha a che fare, in qualche maniera, con il dolore derivante da defunti, funerali e lutti. Leggi tutto
Mentre l’attenzione dei giornali e del Comune di Milano ricade sui monopattini, chi pensa ai “rallentamenti” del Crematorio di Lambrate?
Si parla solo di monopattini elettrici ultimamente. A Milano sembra non esserci altro. Gli articoli che vengono dedicati a questo mezzo di trasporto, compresi quelli trattanti gli incidenti che si stanno verificando, sono innumerevoli. Passi il tenore monotematico delle testate giornalistiche e del Comune di Milano, passi l’attenzione riservata alla novità in tema di mobilità, non può passare però il fatto che nessuno parli del crematorio di Lambrate (Milano). Leggi tutto