Covid-19: un parroco illuminato suggerisce di rimuovere tavolino e album delle firme ai funerali

Parroco covid-19

Chiudiamo tutto o quasi e rifugiamoci in casa. Usciamo solo se è necessario, e sempre con mascherine in viso. Evitiamo assembramenti e luoghi a rischio contagio covid-19 (coronavirus). Mentre c’è un’Italia intera che cerca di adeguarsi alle disposizioni governative che vengono sfornate a ritmi incredibili e schivare il covid-19, esistono ancora molte zone d’ombra su cui non si è intervenuto con limitazioni ad hoc e che potrebbero arrecare i problemi più seri. Una di queste zone d’ombra, dove l’assenza di un’apposita disciplina dovrebbe essere colmata dal buonsenso, è stata oggetto di segnalazione da parte di un parroco della provincia di Milano.

Un sms per richiamare l’attenzione di parroci e imprese funebri

L’uomo di chiesa ha inviato urbi et orbi il seguente sms: «Buongiorno, vorrei far presente alle agenzie funebri che l’album con le firme che viene messo su un tavolino all’ingresso della chiesa non rispetta le regole di prevenzione anti covid-19. La penna – spiega – che viene usata da tutti può essere veicolo di contagio! I ragazzi a scuola non possono passarsi nulla, né penne, né matite, né gomme… Così anche a catechismo. Ci dovrebbe essere qualcuno nelle vicinanze che verifichi che ogni persona, prima di toccare la penna e firmare, sanifichi le mani con il gel. Ma chi lo fa? E quando lo fa? Forse è meglio rinunciare a questo strumento. I familiari potrebbero comprendere facilmente la motivazione. So che qualche prete ha già segnalato la cosa, ma la consuetudine rimane. Faccio presente che di quanto avviene in chiesa sono responsabili i parroci. Quindi rinnovo l’invito a eliminare il tavolino e l’album delle firme».

Il parroco ha ragione da vendere

Un funerale per essere tale deve essere organizzato con tutti i crismi. L’album delle firme e il tavolino sono parti essenziali, e lo sappiamo noi per primi. Anche se nessuno finora ha detto nulla in merito, forse, sarebbe il caso di togliere questi due oggetti dalla cerimonia funebre. Meglio eliminare questi oggetti oggi che finire come qualche mese fa dove non si poteva neanche partecipare, se non in un numero ristrettissimo, al saluto funebre al cimitero. Questo parroco ha ragione. Ciascuna impresa di onoranze funebri di Milano e provincia (ma anche dell’intera Lombardia e forse d’Italia) dovrebbe quantomeno invitare i propri clienti a non mettere il tavolino e l’album delle firme non perché imposto dall’alto, ma semplicemente perché è la cosa giusta da fare. Preserviamo la salute pubblica facendo del nostro meglio per limitare al massimo la diffusione del covid-19 (coronavirus). Proprio come dice questo saggio parroco della provincia di Milano.

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