Il trucco del «devo chiudere la pratica per il defunto». Ecco cosa c’è sotto

devo chiudere la pratica per il defunto

Il parente è da poco deceduto all’ospedale, siete al suo fianco, in lacrime, smarriti e affranti dal dolore per la perdita. I pensieri convergono unicamente sul ricordo, non c’è spazio per altro. E mentre siete lì a cercare di farvi forza per affrontare il lutto, ecco la mazzata: un infermiere si presenta al vostro cospetto, mostrandosi apparentemente gentile e comprensivo, per comunicarvi che ha necessità di chiudere la pratica per il defunto, nonostante quest’ultimo sia morto da poco. Probabilmente l’infermiere accamperà scuse, dirà che è colpa della direzione dell’ospedale o delle procedure o chissà quale altra fandonia sarà in grado di inventarsi pur di mettere in atto il suo piano. Leggi tutto



L’impresa funebre che arriva per prima… E gli illeciti che ci sono dietro!

Impresa funebre illeciti

Arriva a sorpresa, porge le condoglianze e porta a casa in quattro e quattr’otto l’organizzazione del funerale. Ma non sempre il più veloce è il migliore. Anzi, chi incentra la propria attività funebre sulla rapidità rischia di commettere imprecisioni che in un funerale non dovrebbero esserci, come dimenticare di portare i fiori per il defunto o esibire la coccarda funebre, e spesse volte propone prezzi costosi per le esequie, molto più alti del normale. D’altronde però arriva per primo, sbaragliando la concorrenza. Già, ma come fa?!? Leggi tutto



Inumazione a Milano per i defunti covid-19: lo zinco non è obbligatorio. Occhio a chi ve lo propone lo stesso!

defunti covid-19 Milano

L’occasione fa l’uomo ladro. Così dice il famoso proverbio. E noi, per non sapere né leggere e né scrivere vi mettiamo in guardia su una potenziale “furbizia” che potrebbero sfruttare, di questi tempi di pandemia (covid-19), alcune imprese funebri della città di Milano. Veniamo al sodo: l’uso della cassa in zinco, abbinata alla cassa in legno, non rientra tra le obbligatorietà per le persone decedute per coronavirus (covid-19) che vengono riposte sotto terra (inumazione). Un chiarimento questo che scioglie i dubbi sorti nel primo lockdown quando, all’apice dei contagi, è spuntata una disposizione poco chiara nella quale (forse) si stabiliva che i seppellimenti dovevano avvenire con la cassa in zinco. Leggi tutto



«Ci pensa l’ospedale a fare tutto». Ecco cosa dicono alcuni infermieri prima ancora che il paziente muoia di covid-19. È l’ennesima truffa sul funerale

truffa sul funerale

Se il covid-19 rappresenta – e rappresenterà – uno dei capitoli più dolorosi della nostra esistenza, che ricorderemo anche quando (si spera con tutto il cuore) sarà finito, tra le sue pagine più nere figurano quegli individui con il pelo sullo stomaco, che hanno fatto di tutto per sfruttare a loro favore il virus e la sua mortalità, lucrando su defunti e dolore altrui.

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Covid-19: un parroco illuminato suggerisce di rimuovere tavolino e album delle firme ai funerali

Parroco covid-19

Chiudiamo tutto o quasi e rifugiamoci in casa. Usciamo solo se è necessario, e sempre con mascherine in viso. Evitiamo assembramenti e luoghi a rischio contagio covid-19 (coronavirus). Mentre c’è un’Italia intera che cerca di adeguarsi alle disposizioni governative che vengono sfornate a ritmi incredibili e schivare il covid-19, esistono ancora molte zone d’ombra su cui non si è intervenuto con limitazioni ad hoc e che potrebbero arrecare i problemi più seri. Una di queste zone d’ombra, dove l’assenza di un’apposita disciplina dovrebbe essere colmata dal buonsenso, è stata oggetto di segnalazione da parte di un parroco della provincia di Milano.

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