Positiva l’introduzione della fatturazione elettronica nelle pompe funebri: nessuno a Milano e in Lombardia potrà più inventarsi le cifre per la cremazione

Pratica comune di Milano - Pompe funebri

La cremazione, ovvero la pratica di ridurre in cenere il corpo del defunto, è probabilmente il servizio con il quale le onoranze funebri disoneste lucravano di più. Soprattutto sulla piazza di Milano e provincia.

Questo perché gli imprenditori funebri milanesi, fino all’anno scorso, sostenevano di dover far fronte a significative spese di cremazione della salma, stabilite dal Comune, che in alcuni casi superavano i 1500 euro. Anche se, a dirla tutta, le cifre per la cremazione sono marcatamente più ridotte. E lo ha spiegato più volte, attraverso i suoi articoli, OdF – Outlet del Funerale, valida impresa di pompe funebri che opera in Lombardia, in special modo a Monza e Brianza, Milano, Sesto San Giovanni, Cologno Monzese, Cinisello Balsamo, Bresso, Agrate Brianza.

Costi gonfiati per la cremazione di salme

Proviamo a togliere subito il dubbio, quantomeno nel territorio di Milano: se alla voce di spesa “costi per la cremazione di salme”, inserita nei preventivi per l’organizzazione di un funerale o nelle fatture emesse dopo i servizi funebri ricevuti, è comparsa la cifra di 1000-1500 euro o più, qualcosa potrebbe non quadrare. Già perché i costi per una cremazione di una salma, stando alla fattura rilasciata nel gennaio 2019 dal Comune di Milano, si attestano a 278,30 euro. Si veda l’apposita documentazione fotografica. Poi chiaramente nel preventivo o nella fattura per una cremazione vengono inseriti tutti gli altri costi, come il trasporto, le spese per l’istruttoria della pratica, l’urna cineraria, etc., ma non è possibile che il “costo per la cremazione di salme” lieviti esponenzialmente. Altrimenti si finisce per pagare un servizio funebre base 3000 euro, ovvero il doppio di quello che propongono le imprese funebri serie. Per farvi un’idea sui prezzi cliccate qui.

Adesso c’è la fatturazione elettronica per la cremazione e per gli altri servizi delle onoranze funebri

Con l’adozione della fattura elettronica, ossia non più in formato cartaceo ma digitale e trasmessa tramite un apposito sistema, gli imprenditori delle pompe funebri di Milano non possono più gonfiare i prezzi. Tutto è tracciato. Sulla fattura emessa dagli uffici comunali per i costi di cremazione c’è scritto una certa cifra, la stessa cifra dovrà essere riportata nella fattura finale emessa al cliente. Non si potrà più cambiare i 278,30 euro e farli diventare 1500 euro.

Si segnala, infine, che l’iscrizione alle associazioni che curano l’esecuzione della volontà del defunto di essere cremato non prevede sconti in termini di tasse da pagare per il servizio funebre ricevuto.

 

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