Se riuscite a strappare solo cartelli delle altre imprese funebri, allora forse è meglio che cambiate mestiere

Strappare i cartelli funebri

Sintomo di debolezza. Indubbiamente. Per quelli che si preoccupano di stracciare i cartelli altrui – si veda la recente denuncia di Outlet del Funerale – anziché fornire servizi funebri qualitativamente elevati a prezzi adeguati. Sintomo anche di povertà intellettuale e organizzativa: al posto di deturpare l’iniziativa commerciale di un’impresa di onoranze funebri, con un’azione a dir poco disdicevole, potrebbero strutturarsi e cercare di offrire funerali (con cremazione o tumulazione o inumazione) in grado da una parte di soddisfare pienamente le necessità dei familiari del caro estinto e dall’altra di evitare di prosciugare a questi ultimi il conto in banca.

Imprese funebri condotte da impreparati…

Il settore funebre è costellato di imprenditori funebri che non hanno studiato, non si sono preparati a dovere per affrontare il mercato dei morti, sono privi di inventiva. Spesso hanno ereditato la “cadrega” dal padre o dallo zio e sono stati capaci solo di sedervi sopra. Fine. Chi glielo spiega che, seppur con doveroso tatto e discrezione, si debba considerare un’onoranza funebre come un’azienda e come tale deve essere gestita?!? Risultato dell’eredità? Quando questi personaggi, un po’ deficitari, si misurano con realtà strutturate, che introducono facilitazioni per i clienti a prezzi giusti – ad esempio Outlet del Funerale ha concesso il pagamento a rate del suo funerale – finiscono per andare in tilt. Non sapendo cosa fare, distruggono manifesti, cartelli, coccarde.

E c’è chi sta in piedi pagando tangenti e appostandosi fuori dalle camere mortuarie

Un atteggiamento di questo tipo, ovvero di concorrenza sleale, non può che arrecare più danno all’autore che al bersaglio. Perché a rimpiazzare un cartello di una società funebre che lavora bene ci si mette poco. Ben diverso è rimettere in sesto una società che lavora alla giornata, e che ormai si riduce a strappare i cartelli… Magari sta ancora in piedi perché i suoi uomini si appostano fuori dalle camere mortuarie per accaparrarsi le persone appena colpite da lutto oppure pagano mazzette agli infermieri per farsi sponsorizzare dagli stessi. Unico particolare: queste pratiche sono illecite e se lo scoprono le forze dell’ordine – e ce lo auguriamo tanto – sono cavoli amari. Tirando dunque le somme, forse sarebbe meglio che questo tipo di imprenditori funebri cambino mestiere. Il loro destino è segnato.