Scelgono di seppellire il nonno senza pompe funebri ma i necrofori lo dissotterrano per due volte

Violato il sonno eterno di un defunto. Nella città di Kaluga, in Russia, una famiglia ha deciso di seppellire in autonomia il caro estinto, rifiutando i servizi offerti dalle onoranze funebri locali. Chissà, forse per contenere il costo. L’aspetto più inquietante è che il giorno successivo al seppellimento della bara, la stessa è stata ritrovata dissotterrata.

Profanazione della tomba

La famiglia, ancora sconvolta dalla perdita del nonno, non si è data per vinta e senza lasciarsi troppo impressionare si è rimboccata le maniche per seppellire per la seconda volta la bara. Ma come nel peggiore incubo, l’indomani la bara è stata ritrovata ancora fuori dal terreno. Quel che è peggio è che la tomba è stata demolita e le corone di fiori e la croce gettati via, senza alcun rispetto per il morto.

Il sospetto ricade sulle onorane funebri locali

Di fronte all’ennesima profanazione della tomba del loro caro, i familiari hanno rivolto precise accuse nei confronti del titolare dell’impresa di pompe funebri del luogo, il quale avrebbe escogitato questo tipo di vendetta a seguito del rifiuto dei servizi offerti. Secondo l’accusato tali insinuazioni non troverebbero però fondamento: la colpa anzi sarebbe attribuibile agli altri operatori, suoi competitor, rei di aver orchestrato un piano per screditare la sua impresa funebre.

Ad ogni modo la polizia russa intende fare luce sulla vicenda: gli agenti hanno aperto un’inchiesta penale per esumazione illegale della salma e vilipendio di cadavere.



Milano e provincia: prezzi gonfiati per la cremazione dei morti

Da qualche mese a questa parte le imprese di pompe funebri che operano nella città di Milano e nel suo hinterland, stanno compiendo operazioni “truffaldine” nei confronti della clientela.
«Sono sempre più frequenti le segnalazioni pervenute presso i nostri uffici – spiega Rossella Dell’Oca, direttore tecnico di OdF – Outlet del Funerale -, nelle quali vengono sollevate diverse perplessità sul prezzo pagato per il servizio di cremazione del defunto. I competitor, infatti, approfittando del momento di smarrimento, causato dal dolore e dal lutto, gonfiano tariffe e inventano balzelli inesistenti che rovinano la credibilità dell’intero mercato, oltreché prosciugare i portafogli delle brave persone».

Costi spropositati per il servizio di cremazione

Alcune imprese di pompe funebri avrebbero applicato costi per la cremazione del cadavere superiori a 1500 euro. «Sono cifre inspiegabili – continua Rossella Dell’Oca -. All’inizio facevo fatica a crederci, ma pare che il fenomeno dei “disonesti” nel settore mortuario stia dilagando».

Quanto costa la cremazione? Ecco i costi

«Colgo l’occasione – aggiunge – per comunicare a mezzo stampa i prezzi delle cremazioni, affinché le persone non caschino più nella rete. La cremazione a Milano, per i cittadini residenti, è pari a 277 euro; a Cinisello Balsamo per i residenti 350 euro e per i non residenti 530 euro; a Biella 560 euro. Quando si richiede un servizio di cremazione, si parla di queste cifre! Dubitate sempre da chi vi offre prezzi superiori. Perché vi sta raggirando! Nel caso vi sorga qualche dubbio, consiglio vivamente di consultare il nostro sito web www.outletdelfunerale.it oppure chiamate i nostri uffici».



Speculazione edilizia al cimitero: il settore dei morti fa gola ai vivi

La realizzazione e l’assegnazione di loculi cimiteriali sarebbe stata affidata attraverso metodologie illegittime

L’abbiamo ripetuto più volte che nel regno dei defunti, in particolar modo nell’ambito di funerali e cimiteri, circolano flussi di denaro fuori misura e vengono mantenuti comportamenti quantomeno discutibili.

Prova ne è il grido di protesta di sette consiglieri comunali di Ravanusa, in provincia di Agrigento, che accusano l’istituzione municipale di aver portato a termine un’operazione di speculazione edilizia nel cimitero comunale, adducendo a illeciti, al fatto che non sia stato stilato alcun bando pubblico per la costruzione di circa 500 loculi cimiteriali (suddivisi in 4 lotti) e che le associazioni, a cui sono stati affidati i lavori e delle quali si conoscono soltanto i legali rappresentanti, annovererebbero legami di amicizia e di parentela con i componenti dell’amministrazione comunale.

1 milione di euro per l’operazione al cimitero

E non si tratta di bruscolini: l’affare è nell’ordine del milione di euro.

«La graduatoria e gli atti conseguenti – hanno chiosato i consiglieri del comune – sarebbero assolutamente illegittimi, motivo per cui, con apposita interrogazione è stata chiesta la revoca degli atti in autotutela, al fine di evitare danni economici e reputazionali a carico» dell’ente.

Serve trasparenza nei servizi funebri

Nel nostro settore qualcosa, appunto, non va. Appalti pubblici per cimiteri ma anche le condotte della maggior parte delle pompe funebri sollevano molti dubbi… C’è bisogno di trasparenza. In questo senso Odf – Outlet del funerale è la prima impresa funebre che ha intrapreso una personale battaglia con il cartello costituito dalle altre agenzie, lavorando alla luce del sole ed esponendo gli importi di funerale, inumazioni, cremazioni e di tutti quei servizi qualitativi connessi al defunto. E rigorosamente senza imbrogli. Date un’occhiata: www.outletdelfunerale.it

FOTO FUNERALE E ILLECITI 2



Lo scandalo dell’ambulanza della morte per procacciare funerali

Punture letali ai malati in cambio della “stecca” dalle imprese di pompe funebri

Non credete sia possibile che vengano uccise persone al fine di riuscire a offrire ai loro familiari i servizi a pagamento delle onoranze funebri, come la vestizione della salma e il funerale?

Il trasferimento in ambulanza dei malati terminali dall’ospedale a casa, per passare le ultime ore di vita tra l’affetto dei propri cari, si sarebbe trasformato in un viaggio della morte. Nel mese di dicembre, la stampa nazionale ha portato alla ribalta una vicenda ignobile: un barelliere di Paternò (Catania) è stato accusato della morte di tre persone. A quest’ultimo viene contestata l’accusa di omicidio volontario nell’inchiesta denominata “Ambulanza della morte”. Un’altra vicenda di mazzette per procacciare dei funerali.

Come morivano i malati?

In pratica l’uomo, nello spostamento in ambulanza del malato grave verso casa, poiché in ospedale non si sarebbe più potuto far nulla, avrebbe iniettato aria con l’ago canula nella vena di quest’ultimo, provocando un’embolia gassosa e quindi causandone la morte. Ai parenti, già consci della situazione precaria nella quale versava il proprio caro, non restava altro che costatarne il decesso naturale e cercare un’impresa di pompe funebri che veniva suggerita dal trasportatore.

Il sistema illecito che parte dal barelliere e finisce al funerale

Infatti a quel punto il vile barelliere, sfruttando lo stato psicologico della famiglia e il lutto nel quale era piombata, avrebbe proposto i nomi di imprese funebri compiacenti, che per ogni morto si presume riconoscessero circa 300 euro.

Con questo meccanismo le agenzie funebri avrebbero guadagnato illecitamente somme di migliaia di euro, con la vestizione della salma e il suo funerale.

Il sistema dell’“Ambulanza della Morte”, nel quale si suppone sia coinvolta la criminalità organizzata, parrebbe rodato, tant’è che nelle indagini condotte dai militari dell’arma sono coinvolti altri due barellieri, indagati per episodi analoghi verificatisi su altri mezzi adibiti al trasporto malati.

Non c’è da escludere che questo modus operandi, in cui barellieri con pelo sullo stomaco e pompe funebri spregiudicate che ricercano costantemente salme per incassare i soldi dei funerali, non sia stato esportato altrove.

Anche a Milano…

Più di una volta, anche a Milano, molte (e note) imprese funebri, tutt’ora fiorentemente operanti, sono state pizzicate (e condannate) perché pagavano mazzette per procacciare in modo illegale funerali all’interno delle strutture sanitarie. Tale prassi, ancora adesso, continua nell’indifferenza generale, consentendo attività speculativa sui famigliari di un defunto.

Ora attenti anche ai trasporti!

Oggi più che mai, soprattutto quando c’è un morto e un funerale da fare, state molto attenti perché il rischio paradossale è quello che anche i superstiti rischiano di lasciarci le penne…



NEWS: Bernate Ticino “Appalto della gestione del lavori cimiteriali”

L’appalto dei lavori cimiteriali da parte di un Comune a una impresa funebre è illegale. L’appalto dei lavori cimiteriali ad una impresa che non è una onoranza funebre non è illegale, ma se al cimitero chi risponde è ANCHE il titolare di una impresa funebre del paese… forse la pratica non è illegale, ma sicuramente poco onorevole e lusinghiera per il Comune.

Si sa, l’Italia è il bel paese e,.. fatta la legge…, trovato…

E’ infatti capitato ad un Cliente di Outlet del Funerale di doversi rivolgere al cimitero del Paese per tumulazione del proprio caro e …sorpresa, il Cliente si è trovato quale referente dell’impresa incaricata della gestione cimiteriale…, lo stesso impresario funebre (che conosceva)  al quale anni prima aveva commissionato un altro funerale!

Ovviamente il gestore dei lavori cimiteriali non ha molto gradito la cosa in quanto ha “visto svanire un funerale” …e la tumulazione è avvenuta con difficoltà.

ringraziamo il Cliente per la fiducia che ci ha accordato e per la capacità di comprendere che tutti i disagi, ovviamente, non sono stati casuali ne a noi addebitabili.

Resta non condivisibile, anche se sicuramente legale, la scelta del Comune di appaltare la gestione dei servizi cimiteriali in tale modo.

Outlet Del Funerale offre i propri servizi funebri a partire da 1.499,0 Euro! 

In caso di evenienza ricordatevi sempre di cercare aziende serie e professionali e non limitatevi necessariamente a rivolgervi alla soluzione “più comoda o vicina”. Trovare un prezzo CONVENIENTE salvaguardando la QUALITA’ DEL SERVIZIO da oggi è possibile. Basta rivolgersi ad Outlet Del Funerale!

www.outletdelfunerale.it