Violato il sonno eterno di un defunto. Nella città di Kaluga, in Russia, una famiglia ha deciso di seppellire in autonomia il caro estinto, rifiutando i servizi offerti dalle onoranze funebri locali. Chissà, forse per contenere il costo. L’aspetto più inquietante è che il giorno successivo al seppellimento della bara, la stessa è stata ritrovata dissotterrata.
Profanazione della tomba
La famiglia, ancora sconvolta dalla perdita del nonno, non si è data per vinta e senza lasciarsi troppo impressionare si è rimboccata le maniche per seppellire per la seconda volta la bara. Ma come nel peggiore incubo, l’indomani la bara è stata ritrovata ancora fuori dal terreno. Quel che è peggio è che la tomba è stata demolita e le corone di fiori e la croce gettati via, senza alcun rispetto per il morto.
Il sospetto ricade sulle onorane funebri locali
Di fronte all’ennesima profanazione della tomba del loro caro, i familiari hanno rivolto precise accuse nei confronti del titolare dell’impresa di pompe funebri del luogo, il quale avrebbe escogitato questo tipo di vendetta a seguito del rifiuto dei servizi offerti. Secondo l’accusato tali insinuazioni non troverebbero però fondamento: la colpa anzi sarebbe attribuibile agli altri operatori, suoi competitor, rei di aver orchestrato un piano per screditare la sua impresa funebre.
Ad ogni modo la polizia russa intende fare luce sulla vicenda: gli agenti hanno aperto un’inchiesta penale per esumazione illegale della salma e vilipendio di cadavere.