Vialetto di passaggio tra Largo Richini e via Francesco Sforza, spazio antistante la camera mortuaria dell’Ospedale Policlinico di Milano: pompe funebri Ganzerli pare la faccia da padrone

Numerose sono oramai le segnalazioni che ci pervengono di una attività quantomeno sospetta e obbrobriosa che pare svolgersi quotidianamente nello spazio antistante alla camera mortuaria dell’Ospedale Policlinico di Milano, il vialetto di passaggio tra Largo Richini e via Francesco Sforza. Pare che non ci sia decesso avvenuto nel Policlinico senza che i parenti siano contattati da personale non sanitario che staziona di fronte alla camera mortuaria.

La Direzione Sanitaria del Policlinico ha precisato che il vialetto in questione è area di proprietà comunale e il Policlinico di Milano non ha competenza in merito allo stazionamento di alcuno. Lo spazio antistante alla camera mortuaria non è controllabile in quanto non di proprietà della fondazione IRCCS e pertanto gli operatori di Imprese funebri, quando presenti, non possono essere allontanati.

A tal riguardo va ricordato che l’art. 31 del Regolamento Regione Lombardia n. 6/2004 che disciplina l’attività funebre, al comma 2 prevede che:
“Il conferimento di incarico o la negoziazione di affari inerenti all’attività funebre avviene nella sede indicata nell’atto autorizzativo o, su preventiva richiesta scritta dell’interessato, in altro luogo. Le medesime attività sono vietate all’interno di strutture sanitarie, obitori, servizi mortuari sanitari”.
Quindi, pur essendo vietata la negoziazione di affari inerenti all’attività funebre (rectius: contattare il famigliare di un defunto) in luogo diverso dall’agenzia funebre, considerato che l’area antistante alla camera mortuaria del Policlinico di Milano è di proprietà comunale ……. che tutto continui così!
W l’Italia

Funerale Laico



Milano certificati di morte on line: un servizio a singhiozzo

organizzare funerale MilanoPochi sanno che i certificati di morte possono essere richiesti on line al Comune di Milano. Si tratta di un servizio che il Comune offre gratuitamente e che è sicuramente interessante in quanto consente di avere direttamente al proprio indirizzo e-mail i certificati di morte.

OUTLET DEL FUNERALE ® da tempo adotta per i propri Clienti tale servizio, recapitando i certificati di morte tramite internet.

Tuttavia da un po di tempo tale servizio viene fornito dal Comune di Milano, per così dire, “a singhiozzo”, con gravi ripercussioni sui cittadini.

Ci auguriamo che l’Amministrazione Comunale di Milano voglia presto prendere provvedimenti ripristinando correttamente il servizio, in quanto attualmente, dati i tempi di evasione delle richieste, risulta, di fatto, inutilizzabile.

Basta poco per semplificare la vita a chi rimane ………



Guida pratica alla sopravvivenza in caso di morte

Outlet del Funerale Blog - Milano

Outlet del Funerale Blog - MilanoInizia oggi la pubblicazione di una guida pratica da seguire nel caso in cui si debba organizzare un funerale di un congiunto.

Non si tratta di una delle solite guide teoriche che si possono trovare su internet (lo stesso Comune di Milano mette a disposizione una dettagliata e ben fatta guida di ben 33 pagine), ma di brevi informazioni pratiche che tendono a evidenziare alcune “stranezze”, “incongruenze” od “omissioni” che possono complicare la vita a chi rimane.

Molto spesso nel caso di lutto improvviso si viene colti dal panico in quanto non si sa esattamente “cosa fare” e, spesso, si finisce con il compiere delle scelte di cui a posteriori ci si pente.

Ecco dunque alcune brevi informazioni “di emergenza” che sono utili in quei casi nei quali si è in presenza di cause di morte, per così dire, “normali” (che non comprendono, quindi, omicidio, suicidio etc.).

Nella definizione di Wikipedia “il rito funebre, o funerale, è un rituale civile o religioso che si celebra in seguito alla morte di una persona” e che varia a seconda del luogo, della fede religiosa o in conseguenza di espressi desideri del defunto e dei suoi parenti.

Il decesso (la morte) di una persona può avvenire:

1.      In una casa privata

2.      In un ospedale o in una struttura sanitaria privata (clinica, casa di riposo, ospice…)

Il caso del decesso in una casa privata è quello che genera più apprensione in quanto, a differenza di quello in ospedale o in una struttura sanitaria dove sono le stesse strutture a occuparsi di tutti gli adempimenti burocratici, qui sono i famigliari che ci devono pensare.

Tuttavia, affrontare la morte di un proprio caro in ospedale o in una struttura sanitaria, pur essendo più semplice sotto l’aspetto burocratico, nasconde spesso ben altre trappole più pericolose.

Decesso in una casa privata

In caso di morte in una casa privata (spesso si tratta della propria abitazione) bastano comunque pochi accorgimenti per non complicarsi la vita.

Il secondo adempimento che è necessario fare successivamente alla morte di un congiunto avvenuta in una abitazione è chiamare il proprio medico curante che compila un certificato indicante, fra l’altro, la causa di morte.

Questo è il secondo adempimento, va bene ma voi vi chiederete: qual è il primo? qual è la prima cosa da fare?!

Ve lo diremo e lo capirete dopo.

Ora è importante sapere che la guardia medica non può sostituire il proprio medico curante.

Sovente, infatti, viene chiamata la guardia medica (magari perché il decesso è avvenuto di notte o in un giorno festivo) che si reca presso l’abitazione e accerta lo stato di morte. L’eventuale accertamento di morte della guardia medica non sostituisce quello del proprio medico curante, che deve essere pertanto sempre essere chiamato.

Il medico curante, una volta raggiunta l’abitazione per constatare la morte di una persona (tralasciando sporadici casi di scarsa disponibilità del medico curante che ha chiesto ai parenti di recarsi presso il suo ambulatorio a causa di impegni – se vi capita,  chiedete se e come portare il defunto, visto che deve accertare, quindi vedere, lo stato di morte), deve compilare e consegnare ai parenti del defunto il cosiddetto “modulo ISTAT”, ovvero un documento che, fra l’altro, riassume le generalità della persona deceduta e le cause del decesso.

Nel caso in cui il proprio medico curante non fosse reperibile occorre trovare un altro medico di base (si badi bene, medico di base, cosiddetto “medico della mutua”; se non è un medico di base non va bene).

Qui sorge però un problema creato dalla nostra burocrazia e da un cattivo, diciamo così, malcostume da parte di molti medici.

Pur essendo il “modulo ISTAT” un documento che deve essere compilato e firmato dal medico curante, è prassi (!?) che il medico non abbia con se il modulo in quanto è, ancora, prassi (!) che il modulo ISTAT sia fornito dall’impresa di onoranze funebri designata per l’esecuzione del funerale.

Ma come, penserete voi, debbo pensare prima all’impresa di onoranze funebri che al medico?

Eh sì, se il vostro medico curante fa parte di quella grande maggioranza che non hanno il modulo.

Quindi, paradosso, la prima cosa da fare sarebbe chiamare l’impresa di pompe funebri.

Si ma, Chi?  E se magari è notte o domenica?

Ecco quindi UNA REGOLA DI SOPRAVVIVENZA.

Qualora abbiate un congiunto che, purtroppo, è un malato terminale, ovvero una persona alla quale non resta ancora molto tempo da vivere, con riferimento al funerale cercate di informarvi prima e di chiedere dei preventivi.

Non è sicuramente una cosa facile, ma diventerà utile in un secondo momento.

Certo non è semplice recarsi presso un’agenzia funebre per chiedere un preventivo di un funerale in quanto, tra l’altro e non a caso, nella maggior parte dei casi le agenzie funebri sono luoghi tetri e tristi, spesso sempre chiusi, con indicato unicamente un numero telefonico per le urgenze (eh!).

Ma che caso, si tratta di luoghi fatti apposta per non far entrare nessuno se non in caso di impellente necessità.

Tuttavia ci si può informare anche da casa, ricercando in internet e chiamando per telefono, oppure chiedendo a un amico fidato se conosce qualcuno di serio.

Bisogna ricordare che se si ha in cucina un rubinetto che perde è meglio pensarci prima piuttosto che trovarsi a chiamare il primo idraulico disponibile a ferragosto perché si ha la casa allagata. L’idraulico potrebbe essere la persona più onesta di questo mondo, ma l’occasione, si sa…

Quindi, prima regola è muoversi in anticipo, cercando di informarsi prima. E’ importante chiedere dei preventivi a più aziende selezionando quelle che potrebbero essere più serie.

E’ bene richiedere più preventivi e confrontarli.

Alcuni consigli utili:

– non dite i preventivi delle altre imprese;

– scartate chi vi chiede i prezzi degli altri per poi farvi un totale con 100 euro in meno!

– diffidate di chi non vi fa molte domande e/o non vi chiede chiarimenti (vi aumenterà poi il prezzo detto dicendo che non avete specificato bene);

– giudicate la trasparenza con la quale vi rispondono;

– fatevi confermare per iscritto il prezzo e cosa comprende (per evitare brutte sorprese);

Se si trova un’azienda seria, allora si può anche sottoscrivere il contratto, farsi consegnare prima il famoso “Modulo ISTAT” senza aspettare che sia il medico curante a consigliarvi a chi rivolgervi.

A questo punto, visto che avete deciso a chi rivolgervi, fatevi rilasciare dall’impresario funebre un numero di telefono (meglio il numero di cellulare) da chiamare nel momento del bisogno.

Quando il momento verrà,  penserà poi a tutto l’impresa funebre e, se avete scelto bene, tutto procederà con semplicità.

Se non avete scelto, prima cercate di fare tutto in maniera più veloce, ma senza ansia o panico, sappiate che avete tempo 24 ore per comunicare il decesso in Comune all’Ufficiale di Stato civile. Sembrano poche, ma non lo sono.

Prima di poter effettuare il funerale devono trascorrere almeno 24 ore dalla morte e nel solo caso di decesso in abitazione, è obbligatoria la visita del medico necroscopo che accerta la realtà della morte.

Evitate quindi di farvi mettere fretta!



Vestizione salma: attenzione a non pagare servizi gratuiti

Outlet del Funerale Blog - Milano

Numerose strutture ospedaliere e molte case di cura private offrono il cosiddetto servizio di vestizione della salma gratuitamente.

Va chiarito subito che con il termine “vestizione” della salma non si intende solamente l’attività di “mettere gli abiti” al defunto, ma con tale termine si intende un trattamento articolato che consiste nella preparazione/igienizzazione della salma, secondo la normativa vigente, al fine consentire una sua adeguata conservazione e per fare in modo che i famigliari possano averne un buon ricordo.

Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non è necessario eseguire la vestizione dopo poco tempo dal decesso in quanto il verificarsi del cosiddetto “rigor mortis” (irrigidimento della salma) di fatto agevola il compito degli addetti alla sua preparazione.

Pertanto qualsiasi “pressione” che dovesse essere fatta dal personale sanitario o para sanitario per rivolgersi al più presto a un’impresa di onoranze funebri per organizzare la vestizione ed il conseguente funerale non ha alcuna ragione logica.

Ricordatevi che, in ogni caso, il funerale non può essere eseguito se non sono trascorse almeno 24 ore dal decesso.

C’è tutto il tempo per potersi organizzare al meglio scegliendo l’impresa funebre che si ritiene più affidabile. La fretta è spesso cattiva consigliera.

La vestizione della salma è un servizio che viene prestato, a pagamento, dalle imprese di onoranze funebri e che spesso viene incluso nel prezzo del funerale. Il costo di un servizio di “vestizione” può partire, nei casi più semplici, da un minimo di euro 150,00 sino a superare i 500,00 euro, a seconda di come prestato .

Per particolari operazioni di fine tanatoestetica (è così definito l’insieme degli interventi rivolti alla pulizia, tolettatura, rasatura e vestizione della salma, nonché di alcuni interventi per mitigare alcuni fenomeni del decorso post-mortem – ecchimosi, macchie, piaghe da decubito,.. –) che implichino anche la cosmesi del viso o, addirittura, la ricostruzione di parte delle sembianze si possono raggiungere anche i 1.000,00 euro.

E’ importante sapere che tale servizio può essere prestato solo da personale qualificato dotato degli opportuni attestati professionali, che ne certificano la professionalità.

Ricordatevi di chiedere espressamente se la struttura ospedaliera/casa di cura fornisce gratuitamente il servizio di vestizione in quanto, spesso, tale informazione non viene fornita spontaneamente dagli addetti della camera mortuaria ma solo dopo espressa richiesta.

E’ evidente come si corra il rischio di pagare il servizio due volte, commissionandolo all’impresa funebre.

A titolo di esempio non esaustivo, nella zona di Milano ad oggi le seguenti strutture offrono la vestizione della salma gratuita:

Ospedale Luigi Sacco

Ospedale San Carlo Borromeo

Ospedale San Giuseppe Fatebenefratelli

Ospedale San Paolo

Ospedale San Raffaele

Ospedale Niguarda Ca’ Granda

Pio Albergo Trivulzio (P.A.T.)

Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori Milano

Casa di Cura Ville Turro

Istituto Clinico San Siro

Casa di Cura Santa Rita

Fra le strutture che offrono il servizio gratuito di vestizione della salma rientra l’ospedale “Multimedica” Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico di Sesto San Giovanni, Via Milanese n. 300, che lo pubblicizza però in maniera poco efficiente in quanto spesso il cittadino non lo sa e finisce con il pagarlo all’impresa funebre.

Si ringrazia chi volesse segnalare altre strutture che forniscono il servizio gratuitamente o evidenziare situazioni di non chiarezza.

Per segnalare altre strutture o evidenziare situazioni poco chiare potete usare il modulo commenti qui sotto.



Come scegliere una impresa o agenzia di pompe funebri

outlet del funerale impresa funebre milano

scegliere impresa funebreA chi affidare il funerale di un proprio congiunto?

Come scegliere una impresa o agenzia di pompe funebri? Difficile dirlo!

Sicuramente è più semplice invertire il problema, ovvero suggerire chi non scegliere.

Molto spesso infatti si è in presenza di comportamenti/situazioni che già di per se stessi dovrebbero far scartare una impresa funebre, perché non seria.

Ricordate che la morte di una persona è protetta da privacy e che pertanto nessuno, al di fuori della stretta cerchia dei parenti interessati, dovrebbe essere al corrente di quanto accaduto.

Tuttavia è diffusa consuetudine che tali “informazioni” vengano illecitamente trasmesse da persone di pochi scrupoli al fine di trarne profitto.

Si tratta di una consuetudine moralmente riprovevole e vietata per legge che deve essere duramente combattuta da tutti, in quanto c’è il forte bisogno di ristabilire alcune regole di coscienza civica, soprattutto in certi settori di attività.

E’ quindi meglio non affidare il servizio funebre quando:

– il nominativo di una impresa funebre vi venga segnalato da sconosciuti

– il nominativo di una agenzia funebre vi venga segnalato da persone che si presentano a voi o vi telefonano senza che siano stati preventivamente invitati a farlo (chi li ha avvisati?)

– il nominativo di una impresa funebre vi venga segnalato da persone che si trovano “casualmente” fuori dall’Ospedale o dalla casa di cura dove è avvenuto il decesso (ricordatevi che uno dei più vecchi “trucchi del mestiere” per riconoscere i possibili Clienti fuori dalla camera mortuaria è vedere la borsa con dentro i vestiti del proprio caro estinto)

– il nominativo di una impresa funebre vi venga segnalato da persone che si trovano “casualmente” fuori dal Municipio dove vi siete recati per chiedere informazioni sul decesso o per presentare la denuncia di morte

– il nominativo di una impresa funebre vi venga segnalato da dipendenti dell’Ospedale, della casa di cura, del Municipio (è tassativamente vietato per legge; anche se chiedete espressamente un operatore corretto non può suggerire nulla)

– l’impresa funebre sostenga di essere convenzionata con l’Ospedale o la casa di cura (tali convenzioni quasi sempre non esistono in quanto spesso sono vietate dalla legge); diversa cosa sono le convenzioni fra alcune imprese funebri e alcune Amministrazioni Comunali; in questo caso però ricordatevi che l’impresa funebre vi potrà chiamare solo dopo che voi ne abbiate fatto esplicita richiesta al Comune.

Evitate di farvi consegnare “liste di imprese funebri” da operatori delle strutture Ospedaliere o della case di cura in quanto, anche se è un comportamento consentito dalla legge, molto spesso non sono liste redatte con “criteri asettici”.

Lo stesso dicasi dell’elenco telefonico, le cui pagine possono essere state piegate/confezionate “ad arte”.

Molto meglio quindi provvedere in proprio (magari prima) a ricercare una impresa/agenzia di pompe funebri utilizzando internet o altri strumenti di ricerca asettici.

Concludendo, valutare a priori la competenza, la professionalità e la serietà di una impresa funebre non è sicuramente semplice.

Tenete in ogni caso in considerazione:

– l’affidabilità dell’azienda e il modo con cui si pone sul mercato (come si presenta l’azienda, come è la sua pubblicità, come è il suo sito internet?)

– l’impressione di competenza, professionalità e serietà della persona che avete contattato

– il grado di precisione con il quale rispondono alle vostre domande

Fatevi specificare bene il costo del funerale ed il costo delle spese accessorie che vengono anticipate dall’impresa funebre per conto Vostro (si tratta dei diritti comunali, dei costi di cremazione, dei diritti cimiteriali, … ; tali spese andrebbero pagate all’impresa solo dopo aver visto i documenti giustificativi). Attenzione, molte imprese non fanno alcuna distinzione e vi dicono solo una cifra finale: questo comportamento non è corretto in quanto non si sa quanto è il compenso dell’impresa.

Fatevi fare un preventivo scritto il più dettagliato possibile (le aziende più serie fanno sottoscrivere un contratto che è una garanzia per entrambe le parti); un biglietto da visita con scritto sul retro un prezzo non è un preventivo ma un campanello di allarme.

Fatevi specificare bene quali servizi sono inclusi nel prezzo e quali sono esclusi. Attenzione molte volte vengono venduti servizi aggiuntivi che non sono obbligatori ma che fanno aumentare il prezzo.

Ricordarsi che al termine delle prestazioni l’impresa funebre deve emettere ricevuta fiscale o fattura per l’intero importo del servizio prestato. Le spese relative ad un servizio funebre sono esenti da I.V.A.

Pagate sempre e solo con bonifico bancario o assegno debitamente intestato. Non consegnare MAI soldi contanti.

Le aziende più serie non prendono acconti e si versa tutto alla fine del servizio. Chi lavora bene non ha paura di farsi pagare dopo!

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