Cremazioni: quando si semplificherà veramente in Italia e si abbandoneranno le logiche delle Lobby?

Sui giornali si fa un gran parlare del disegno di legge  che vorrebbe riformare il settore funebre in Italia. Tralasciamo tantissime questioni non risolte, le obiezioni delle pompe funebri e delle loro associazioni, dei costruttori di bare, dei vassalli e dei vassallini ……, dei 30 euro da pagare per ogni funerale (tanto nel 4.000,00 euro del prezzo di un funerale ci sta anche quello …)

Concentriamoci su una cosa, un’occasione che anche questa volta andrà persa: disciplinare seriamente LA CREMAZIONE.

Oggi per potersi cremare si è di fronte al solito assurdo italiano che tende a creare complicazioni dove non ci dovrebbero essere per favorire la nascita di clientelismi ed inefficienze.

Semplificando,  per potersi far cremare occorre:

1- se si è in vita: fare un testamento disponendo di voler essere cremati (chi lo fa il testamento dal notaio …? ……. ed i costi?)

2- se si è deceduti ……: il coniuge o la maggioranza dei parenti di pari grado (ad esempio i figli) devono recarsi in Comune per firmare la dichiarazione che, in vita, il defunto aveva espresso  la volontà di essere cremato (immaginatevi cosa succede se il coniuge, oramai anziano, è un poco “andato di testa” o i figli hanno litigato fra loro o dei fratelli sono emigrati negli USA ………: un delirio burocratico ….).

Per ovviare a tali onerose alternative, scartando idee semplici, ovviamente è stata partorita l’idea geniale di dare una terza alternativa che crea burocrazia ed oneri inutili per i cittadini, ovvero quella di iscriversi, mentre si è in vita,  ad una società per la cremazione tipo SOCREM o IDICEM (una costola di ICREM) e via discorrendo ….

Ma perchè fare questo?

SOCREM (società per la cremazione) ha innumerevoli sedi sul territorio italiano, Dal loro sito si può vedere come  rivolgendosi a loro si possano ridurre i notevoli costi da sopportare nella prima situazione (notaio) o per evitare le difficoltà ed i disagi della seconda (parenti). Ovviamente (bravi) mettono  a disposizione un servizio con il quale è possibile sottoscrivere una polizza assicurativa per provvedere, in vita, al pagamento del funerale e, quando avverrà il decesso SOCREM sarà parte attiva … (!? così dicono nel loro sito).

Per iscriversi, ovviamente, si versa un obolo (Milano 25 euro) più una quota annuale (Milano euro 12). Fortunatamente dopo 25 anni di iscrizione (se si sopravvive) non si paga più la quota annuale. Di fatto esprimere la propria volontà di farsi cremare in questo caso costa “solo” 325 euro (un quarto di quanto costa oggi un funerale economico …).

IDICEM (istituto Nazionale di cremazione e  dispersione ceneri) è assimilabile a SOCREM ed opera senza fini di lucro per riconoscere e tutelare le volontà funebri dei soci. Costo una tantum 60 euro. Ovviamente anche IDICEM offre la possibilità di sottoscrivere una polizza di previdenza funeraria (gentili!) e la possibilità di avere un preventivo dettagliato (cortesi e premurosi), delle proprie volontà funebri (di fatto un preventivo del funerale)

IDICEM è indicata quale garante delle volontà funebri da ICREM (Istituto per la cremazione), una organizzazione che offre al pubblico un “nuovo punto di vista sul mondo della dispersione ceneri  e della cremazione” (pari pari affermazione riportata dal sito). Al di là di offrire  “un nuovo punto di vista (?)” va precisato che gli affiliati di ICREM – che hanno una esclusiva territoriale riconosciuta – sono imprese funebri che, per loro definizione, sono più portati al “vecchio punto di vista” di vendere funerali.

Lasciamo a chi legge ogni considerazione e riflessione su Società, Associazioni, Istituti con o senza fini di lucro.

Ah, ciliegina sulla torta, va precisato che nulla possono disporre i parenti con riferimento alla dispersione delle ceneri che può essere solo disposta in vita dal titolare; quindi in caso di dispersione  ………….. solo obolo notarile o obolo associativo……..

Ma perchè in Italia non si fa una volta tanto una cosa semplice, certa, ovvia e a costo zero per il cittadino. Mi rendo conto che la domanda è stupida, però …. quando ci vuole ci vuole …!

Basterebbe prevedere che chi vuole essere cremato o voglia disperdere le proprie ceneri si rechi in vita nel proprio Comune per far annotare  le proprie volontà che ne sò, …. sul proprio certificato di nascita o su quello di residenza ….

Ecco in tutto 5 minuti, costo zero per il cittadino, massima garanzia e certezza.Si può liberamente cambiare residenza, sposarsi, divorziare, … persino cambiare sesso  liberamente, … ma per le proprie ceneri ……NO! Non possiamo scegliere liberamente, dobbiamo associarci …..

Parafrasando è come se per cambiare la propria residenza l’Associazione traslocatori volesse creare, per legge, un “Istituto Cambio di Residenze” al quale iscriversi per poter avere, in caso di trasloco, il cambio di residenza: Ovviamente in quella sede si potrebbero poi offrire polizze assicurative a copertura del costo del trasloco; il tutto fatto, ovviamente, nei negozi delle imprese di traslochi.

Certo poi ….. niente profumo di business per i funerali.

Qualcuno obietterà che notai,  SOCREM, IDICEM, ICREM e simili fanno anche altro ………. Ebbene facciano l’altro ma questo lo lascino alla libera scelta gratuita dei cittadini.

Un’ultima cosa. Ma con il prezzo dei funerali mai così basso (si fanno funerali anche ad euro 1.000,00) c’è proprio bisogno di portare la detrazione per le spese funebri ad euro 7.000,00  (a titolo di esempio l’importo massimo detraibile per gli interessi passivi sul mutuo della casa è di euro 4.000,00 – quasi la metà – dovrebbe già far riflettere da solo ,,,,,,,,); Che si voglia stimolare l’aumento del prezzo dei funerali? ….. tanto si detrae fino a 7.000,00 euro ……

Ancora dubbi su chi ci governa e su come si fanno le leggi ?