Furti sacrileghi nei cimiteri: razziate quasi cento statue e bassorilievi in bronzo nel lodigiano

Una banda di “tombaroli” ha preso di mira il lodigiano: nelle ultime due settimane i ladri hanno depredato statue e bassorilievi in bronzo (29 nel cimitero di Marudo, 45 nel cimitero di Maleo e 20 circa in quello di Vidardo) oltre a centinaia di vasi. 

Oltre al danno la beffa

Un numero che lascia molta amarezza, soprattutto nei familiari del caro estinto, che non solo hanno subito il furto ma il più delle volte hanno dovuto constatare danneggiamenti alle tombe. I danni, in questi cimiteri, si aggirano a diverse decine di migliaia di euro.

Come agiscono i “tombaroli”?

Il modus operandi dei “tombaroli” sembra sempre lo stesso: entrano nel camposanto con un autocarro, smontano tutto ciò che ritengono prezioso, come statue, vasi e suppellettili, e poi si dileguano. In un’occasione si sono addirittura serviti di un carrello per feretri impiegato per trasferire la refurtiva sul mezzo di trasporto.

Alcuni pensano che i materiali sottratti nei cimiteri possano essere piazzati in meridione o all’estero

Grande attenzione è stata posta dai malviventi nel non rompere le statue. Probabilmente l’intento è quello di rivenderle. Ma a chi? Il mercato delle sculture funerarie ha fatto i conti con la crisi economica negli ultimi anni, quindi non è particolarmente dinamico. I marmisti del territorio lodigiano ipotizzano che il materiale funerario venga smerciato nei paesi esteri oppure nelle regioni meridionali dell’Italia. Ma è tutto ancora da verificare.

I costi delle statue sono cifre importanti

Le persone colpite dai furti delle statue, di primo acchito, paiono poco propense nel riacquisto delle stesse. Anche perché le cifre non sono proprio modeste: si parte da 1500 euro per una targa con scultura fino a 14mila euro per una Maddalena di 1,55 metri.