Carro funebre elettrico, sì o no?

Carro funebre elettrico

Valutazioni sull’adozione di un carro funebre elettrico anziché ad alimentazione tradizionale

L’emergenza climatica è un tema caldo oggigiorno e in ogni settore, anche in quello funebre. È utile fare considerazioni odierne o previsioni future per dare il proprio contributo nel calo di emissioni climalteranti.

È scontato affermare che eticamente condividiamo il passaggio a forme o progetti più sostenibili di qualsivoglia realtà, eppure per il campo di nostra competenza, ovvero l’erogazione di servizi funebri, dobbiamo fare le dovute valutazioni. Riteniamo infatti che ogni grande cambiamento, come quello che va nella direzione di scelte consapevoli per un minor impatto ambientale, debba essere supportato da decisioni ragionate nel dettaglio.

Non stiamo discutendo sulla bontà della scelta di introdurre alimentazioni innovative per ridurre l’inquinamento, ma non si può pretendere che ciò avvenga in tempistiche brevi senza aver fatto calcoli precisi. Il trasporto funebre, per esempio, sottintende caratteristiche differenti rispetto al trasporto individuale e familiare o al trasporto turistico, urbano e così via. Ogni settore deve stimare i vantaggi e i costi che una variazione di tale portata implica, così come i rischi per l’azienda e per il personale.

Carro funebre elettrico: le criticità

Le riflessioni sul cambiamento climatico si scontrano con l’esperienza e la conoscenza dei veicoli per il trasporto dei feretri. Ad oggi pensiamo che i tempi non siano maturi per adottare mezzi elettrici nel nostro parco funebre. E le ragioni sono molteplici. Nell’adozione di un carro funebre elettrico si possono infatti riscontrare delle difficoltà oggettive e concrete che riguardano la ricarica e i costi.

Innanzitutto non vi sono colonnine per ricaricare disposte capillarmente sul territorio, servirebbe una collocazione maggiore per evitare di andare alla ricerca di luoghi idonei. Inoltre l’autonomia è di poche ore, il che significa doversi fermare ogni tot chilometri per ricaricare. Consideriamo naturalmente che il carro funebre è un mezzo pesante e il dispendio energetico è notevole, soprattutto se un’impresa di pompe funebri copre lunghe distanze, prendendo in carica funerali in località differenti. L’utilizzo di carri funebri elettrici comporta quindi uno spreco enorme di tempo lavorativo, oltre che la non sicurezza di arrivare in orario agli appuntamenti stabiliti. Come si può portare la salma a un funerale in ritardo?

Le nostre conclusioni sull’uso dell’elettrico per i servizi funebri

L’adozione di misure a zero emissioni implica anche dei ragionamenti sui costi. La domanda è sempre: ne vale la pena? Oggi la risposta che ci sentiamo di dare è no. Sostituire il parco funebre e gestire i costi dei pezzi di ricambio può compromettere la solidità di un’azienda, se questa non vive di speculazioni.

Fateci sapere il vostro punto di vista.